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PRATOLA PELIGNA – Lesioni aggravate e minaccia. Dovrà rispondere di questi due capi d’imputazione il 48 enne albanese che ieri pomeriggio ha aggredito e ferito un suo connazionale, in pieno centro a Pratola Peligna, probabilmente usando un cacciavite. L’uomo è stato denunciato dai Carabinieri della compagnia di Sulmona, coordinati dal capitano Maurizio Dino Guida, che si stanno occupando delle indagini. Il quadro investigativo appare ora più chiaro. Alla base dell’aggressione c’è il movente passionale, quasi sicuramente una donna contesa. Erano circa le 17 quando il 48 enne denunciato e un imprenditore edile, entrambi di origine albanese, si sono incontrati nei pressi dell’ex Cinema D’Andrea. E’ li che sarebbe scoppiata la lite furibonda, tra la tabaccheria e il bar. Il 48 enne avrebbe colpito il suo connazionale, ferendolo alla testa, usando quasi sicuramente un cacciavite. I militari, dopo aver effettuato ulteriori verifiche e accertamenti, escludono che possa trattarsi di un coltello. Ma prima dell’aggressione fisica sarebbero partiti insulti e minacce. Il 50 enne a quel punto avrebbe raggiunto la sua abitazione sita nei pressi dell’oratorio parrocchiale, lasciando tracce di sangue sul manto stradale, che hanno permesso di ricostruire l’accaduto. L’aggressore invece si sarebbe dileguato a bordo dell’auto. Per la vittima, dopo i primi soccorsi che sono stati prestati da un passante, è scattato il trasferimento all’ospedale di Sulmona. L’uomo ha rimediato dodici giorni di prognosi e ha riportato delle ferite alla testa. Più delle puntate che dei tagli, stando almeno a quanto si è appreso. Nella cittadina peligna non si è parlato d’altro. Dopo aver ricostruito la dinamica dell’episodio, i Carabinieri hanno identificato l’aggressore e lo hanno deferito alla Procura della Repubblica per lesioni aggravate dall’uso dell’arma e minacce.

Andrea D’Aurelio

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