Il direttore generale dell’Agenzia sanitaria regionale abruzzese, Pierluigi Cosenza, è entrato a far parte del gruppo di lavoro istituito dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) chiamato a sviluppare “un rapporto sul tema del Long Covid”, ovvero uno studio sulle linee guida da attuare per seguire i malati che si sono negativizzati e che continuano ad avere varie, molto spesso serie, problematiche anche per lunghi periodi successivi alla malattia “che hanno un impatto notevole sulla qualità della vita delle persone”. Il medico aquilano, da quattro mesi al timone dell’Asr, è stato scelto perché l’Abruzzo, unica regione in Italia, ha pubblicato sulla tematica un documento curato dallo stesso sanitario. Nella nota inviata dal dottor Graziano Onder, direttore del Dipartimento Malattie cardiovascolari, enodocrinometaboliche e invecchiamento dell’Iss, si sottolinea che il lavoro che dovrebbe avere il titolo di “indicazioni ad interim sulla presa in carico del paziente con Long Covid”, dovrebbe prevedere oltre ad una descrizione della condizione, indicazioni per la presa in carico (continuità ospedale territorio, approccio multidisciplinare, percorsi ospedalieri specifici, riabilitazione) e la descrizione di esperienze nazionali. La decisione è stata presa su indicazione del presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro. Nel documento approvato e in vigore in Abruzzo, si punta tra le altre cose proprio sull’approccio multidisciplinare: in particolare, l’infettivologo prende in carico il paziente dopo le dimissioni dall’ospedale e quindi la negativizzazione, intervenendo con i vari specialisti, tra cui il cardiologo, il neurologo, lo pneumologo, a seconda dei sintomi post covid. Tra gli obiettivi principali la apertura di ambulatori specifici nelle Asl abruzzesi. Il gruppo di lavoro dell’Iss si riunirà in modalità remoto subito dopo le festività pasquali.