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“Nel 2018 Anas Abruzzo aveva 943 km di strade da gestire. A queste si sono aggiunti altri 505 km di viabilità ex provinciale ed altri 450 km sono in procinto di rientrare: senza apporti di nuovo personale si rischia l’ingestibilità”. I numeri non mentono. Questi i dati sviscerati dal Coordinatore regionale Anas della Fit Cisl, Quirino Sabatini, che aggiunge: “Tra Tecnici, Sorveglianti, Capi Squadra e Cantonieri sono non meno di 100 le risorse che servirebbero in Abruzzo per realizzare un corretto ed efficace controllo e la necessaria manutenzione delle tratte stradali in gestione, ma ad oggi Anas non sembra aver compreso la necessità di agire subito sul piano delle assunzioni per cui si rischia concretamente di determinare gravi difficoltà nell’assicurare le necessarie condizioni di sicurezza per i lavoratori e per l’utenza”. Sul tema interviene anche il Segretario Generale della Fit Cisl Abruzzo Molise Amelio Angelucci: “Non dovrebbe sfuggire il ruolo fondamentale che Società come Anas, in prima linea rispetto agli investimenti che scaturiranno dai fondi del Next Generation EU, rivestono nell’ambito della ripresa economica dell’intero Paese, e quindi anche per le Regioni Abruzzo e Molise, anche per quanto attiene la risposta occupazionale, specie in un periodo come questo che stiamo vivendo. È assolutamente ingiustificato quindi l’immobilismo con il quale si affrontano le criticità sottolineate dagli addetti ai lavori che solo una congrua consistenza di personale può risolvere”. Per Angelucci inoltre va considerato che “la dotazione infrastrutturale e la sua effettiva fruibilità saranno fattori determinanti per l’attrattività in termini di investimenti imprenditoriali di un territorio ed a queste dinamiche non sfugge di certo la Regione Abruzzo. Ma è altrettanto importante sottolineare come le risorse straordinarie di cui anche l’Abruzzo potrà usufruire hanno un valore di lungo periodo se riusciranno ad essere promotrici di nuova occupazione. Questa scommessa non può essere persa, pena un ulteriore arretramento della nostra Regione rispetto ad altre aree del Paese”.

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