Una rete di sentieri composta da sei tappe che congiungono i territori marsicani della piana del Cavaliere e del parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise: un sentiero già esistente in epoca preromana che veniva utilizzato dal popolo italico dei Marsi per raggiungere a ridosso dei periodi invernali le aree più calde dove veniva portato il bestiame lungo uno dei bracci tratturali della transumanza abruzzese. Nel tempo, una parte del sentiero veniva attraversato per svalicare l’Appennino centrale per condurre le anatre o la ricca pescagione del lago Fucino ai mercati di Roma. L’antico sentiero della via dei Marsi è stato riscoperto a cominciare dal 1993 con la creazione del parco periurbano del Salviano, area che dal 1999 è stata ufficialmente riconosciuta dalla Regione Abruzzo come riserva naturale guidata Monte Salviano, e ufficialmente inaugurato nel 2002. E’ stato inserito nel Sentiero Europeo E1 che collega Monte Salviano attraverso l’itinerario della Cunicella (939 m s.l.m.), al bosco di Lucus Angitiae e al parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Il 27 novembre 2012 sul valico del monte Salviano è stato inaugurato l’itinerario panoramico, un percorso attrezzato che ha arricchito la rete sentieristica della riserva naturale.
Il sentiero nella sua integrità fa parte del sistema della rete sentieristica marsicana che include gli itinerari di mobilità dolce dei percorsi escursionistici, ciclopedonali e delle ippovie. Si compone di sei tappe che attraversano la Marsica da Carsoli ad Opi. La prima tappa attraversa la piana del Cavaliere e giunge fino a Tagliacozzo. La seconda percorre i piani Palentini fino a Magliano de’ Marsi. La terza raggiunge il valico del monte Salviano nel territorio di Avezzano. Il tratto che si dirama dal valico percorre i monti d’Aria, Alto e Longagna, la Serra Lunga (tra Vallelonga e valle Roveto) e i monti Marsicani nell’area del parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise[1].
Uno degli anelli di congiunzione è il “cammino della Bauxite”,  tra Ortona dei Marsi e Pescasseroli attraverso i territori montani posti a sud sudest del Fucino. Nel territorio di Lecce nei Marsi, oltre il vallone di Lecce Vecchio in località Collerosso a 1426 m s.l.m., sono situate le miniere di bauxite risalenti al 1901 e inaugurate ufficialmente nel 1905, un importante sito minerario del suo genere in territorio italiano. Sono state operative fino al 1930 per la produzione dell’alluminio. Circa 600 chilometri dedicati alla mobilità dolce che, riscoprendo sentieri e strade bianche, permettono di attraversare a piedi, in bicicletta o a cavallo il territorio dell’Abruzzo Meridionale. Il progetto “La Via dei Marsi – La Spina Verde Marsicana: itinerario ambientale, storico, culturale, religioso e turistico”, che mette a sistema tutti i sentieri presenti nell’area, con l’obiettivo di creare una prima identità di economia turistica. Il progetto, di recente finanziato dalla Regione Abruzzo, è stato elaborato dal Csen Abruzzo, in sinergia con l’Erci team onlus e il Settore Csen Progetti e Ambiente e verrà attuato in collaborazione con le associazioni Aps Contaminazione di Luco dei Marsi e Novissi onlus di Pescara.
L’itinerario, dal Parco regionale Sirente Velino, attraverso la Riserva naturale regionale “Monte Salviano”, raggiunge il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Tra gli ideatori del progetto c’è l’ambientalista Sergio Rozzi (Erci team), da sempre impegnato in iniziative di sostenibilità , tutela e promozione del territorio. “Inizieremo subito con l’installazione di diversi info point – afferma Rozzi – per creare un riferimento turistico e culturale per i marsicani e, soprattutto, per le persone che vogliono venire a trovarci. Daremo il via a questo grande progetto il 2 maggio, prima tappa tra Avezzano e Luco dei Marsi”. Di recente è stato nominato anche il direttore del tavolo tecnico permanente della Via dei Marsi, l’artista Aleandro Mariani, impegnato nel sociale e nella promozione dell’Abruzzo. “Il mio intento – annuncia – sarà aggregare tutti i cittadini della Marsica, ripartendo dalla nostra identità territoriale, storica, culturale e ambientale. La Via dei Marsi sarà la via della riscoperta e della rinascita psicologica e culturale”.