( foto repertorio) SULMONA – Mascherine abbassate, soprattutto nelle ore centrali della giornata, tra tolleranza e confusione. La prova generale del week end è stato il banco di prova per l’ordinanza sindacale che ha ripristinato in città l’uso obbligatorio della mascherina dal lunedì al giovedì dalle 18 all’ una del giorno seguente e dalle 18 del venerdì all’una del lunedì in Corso Ovidio, dalla intersezione con Piazza Tresca fino a Porta Napoli, Villa Comunale di viale Roosevelt, Piazza Tresca, Piazza SS. Annunziata, Piazza XX Settembre, Piazza del Carmine, Piazza Garibaldi. Un provvedimento che in taluni casi ha ingenerato confusione tra gli utenti che nelle ore di punta sostavano in centro senza dispositivi, nonostante l’orario continuato del week end. Gli operatori della Polizia Locale hanno dovuto faticare e non poco per fare una sorta di sensibilizzazione, considerando la fase di “rodaggio” post ordinanza, soprattutto per i turisti che non sono venuti a conoscenza del provvedimento. Multe zero e molta tolleranza. Anche se c’è da rilevare che, per effetto dell’esodo sulla costa per il tuffo in mare, per il bar chiuso e l’alto numero di quarantene attivate, i grandi assembrammenti del week end in quei 200 metri di movida non si sono registrati. L’ordinanza, come ha fatto notare con il suo “siparietto” qualche commerciante, non tiene conto delle traverse di corso Ovidio ma è evidente che le zone a più alto rischio assembramento sono comunque quelle menzionate. La consapevolezza del rischio è un paramentro importante da acquisire per evitare nuove restrizioni sul territorio comunale, tenendo conto del principio della gradualità che ha inspirato l’ordinanza del sindaco Casini. Intanto dalla Asl tengono a chiarire, a scanso di equivoci, che la curva epidemiologica non fa registrare numeri vicini alla soglia di allarme ma Sulmona viene comunque monitorata per i nuovi fronti di contagio. “Il numero degli attuali positivi è di gran lunga inferiore rispetto alle percentuali che abbiamo registrato nei mesi scorsi. Non possiamo parlare di particolare allarme sicuramente c’è una situazione di allerta”- spiegano dall’Uoc Siesp dell’Aquila- “i parametri del Cts e Ministero si applicano su base regionale e non comunale per cui non è il caso di parlare di zona rossa o altre classificazioni”. La settimana che ha inizio è comunque importante per tenere sotto controllo la curva e per misurare l’efficacia delle misure adottate, con la speranza che si riesca ad isolare tutti i focolai incontrollabili.
Andrea D’Aurelio