Alessio Consorte, professionista della fotografia, moda e dell’audiovisivo, è abruzzese doc, nato a Pescara. Per oltre dieci anni ha lavorato come modello con stilisti di fama internazionale passando poi dall’altra parte dell’obiettivo come regista. Nel 2012 e nel 2013 realizza tre edizioni di D’Annunzio & Friends, mostra fotografica che reinventa luoghi e atmosfere di Gabriele D’Annunzio in chiave multimediale. Foto originali sospese fra poesia e arte d’avanguardia recensiti da tutti i media italiani. Lavora ad un originale docufilm dedicato a Pescara, Il Traghettatore: raccontando la sua terra d’origine con lo stile corrosivo di Ennio Flaiano e molte suggestioni neorealiste. Realizza con il Rotary distretto 2090 un documentario sui musei della Provincia di Pescara dal titolo “Filo percorso museale” per dare rilevanza ai luoghi d’arte “Progetto oltre il Covid”. Nell’ottobre 2021 pubblica il film dossier “Decumano Maximo” un viaggio nel tempo e nello spazio sulle tracce della misconosciuta Guerra sociale, il conflitto epocale che vide le città italiche dei Marsi, dei Sanniti e di altri popoli periferici allo strapotere di Roma. Una ricerca durata cinque anni che ha portato alla luce situazioni e luoghi inediti della terra e della storia d’Abruzzo.
Ora questo film coprodotto da CF Studio, dalla Fondazione Pescarabruzzo e dallo stesso regista, dopo il gradimento da parte del pubblico ottenuto nelle sale abruzzesi, circa 2400 presenze, il 15 febbraio approderà all’Anteo CityLife di Milano e, successivamente, sarà in concorso al prestigioso Firenze Archeofilm, festival internazionale del cinema di archeologia, arte e ambiente organizzato da Giunti editore e diretto da Dario Di Blasi, in programma dal 2 al 6 marzo.
Particolare attenzione anche per il Guerriero di Capestrano: il film, infatti, rivela alcuni particolari inediti e molto piccanti. “È la prima volta che l’Abruzzo raccoglie tutta la sua potenza narrativa e si proietta al di fuori dei propri confini – ha detto il regista – E’ un sogno che si avvera, un sentimento nato forse nel lontano 2005 quando sentii parlare il regista Spike Lee all’inaugurazione dell’Apple Center di Manhattan. Mi sono reso conto che potevo raccontare l’Abruzzo senza preoccuparmi di essere un regista abruzzese che parla della sua terra! Decumano Maximo avrà il sequel e ci sto già lavorando. Tante le novità emerse che meritano di essere messe in luce e raccontate. A Firenze non ci resta che fare il tifo per gli italici” conclude Consorte.