“Le maggiori associazioni di categoria della piccola e media impresa abruzzese da mesi chiedono formalmente un incontro con la Regione Abruzzo, per capire come mai non si dia seguito alla legge regionale n. 9 del 2021, che contiene le misure a favore delle micro, piccole e medie imprese del territorio, che hanno subito restrizioni dovute alle “zone rosse” dichiarate dalle Ordinanze del Presidente della Regione. Ma sono mesi che queste richieste rimangono puntualmente inascoltate dalla maggioranza a trazione Lega, Fratelli D’Italia e Forza Italia. Ecco perché ho voluto inviare un sollecito, dopo la mia prima missiva del 10 febbraio, al Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, al Presidente del Consiglio Lorenzo Sospiri e all’Assessore alle attività produttive Daniele D’Amario. Ritengo inaccettabile che una istanza d’aiuto messa nero su bianco dalle realtà che muovono la nostra economia, prima a gennaio e poi nuovamente a marzo 2022, venga ignorata con tanta ostinazione da chi ha promesso loro un aiuto e si è impegnato a darlo con una legge approvata ormai quasi un anno fa”. A riferirlo è il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari, che continua “la richiesta delle associazioni, che condivido e di cui anche io mi faccio formalmente portavoce, è per un intervento concreto della Regione e un incontro aperto ai capigruppo di tutte le forze politiche al fine di comprendere i clamorosi ritardi legati all’attuazione della norma che assegna risorse per un totale di € 10 milioni. Chiedono particolare riguardo al settore della ristorazione, a quello turistico-alberghiero, alle filiere a essi correlati operanti sul territorio della Regione Abruzzo, nonché alle imprese che hanno subito restrizioni previste per le “zone rosse”. Ho chiesto un incontro urgente agli organi della Giunta interessati già lo scorso 10 febbraio e ora, a seguito dell’ennesimo grido di aiuto delle imprese, ho nuovamente sollecitato chi di dovere per aprire un confronto e spiegare le ragioni del notevole ritardo. Queste risorse sono divenute ancora più urgenti e fondamentali per sostenere le imprese in questo momento storico eccezionale, caratterizzato da una pandemia ancora in corso e da una guerra in atto in Ucraina che si ripercuote inevitabilmente anche sulla nostra economia regionale” conclude.