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SULMONA – Estorsione ed atti persecutori verso una congiunta. L’accusa era di quelle pesanti per un 44 enne di Castel Di Sangro che ieri è uscito indenne dal processo a suo carico con la sentenza di non doversi procedere pronunciata dal giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Sulmona, Nicola Colantonio. I fatti risalgono al 2020, precisamente nel periodo che va da maggio a settembre. L’uomo era finito nel mirino degli investigatori, in seguito alla querela presentata dalla sorella, per continue richieste di denaro finalizzate all’acquisto di sostanze stupefacenti. Lo stesso avrebbe posto in essere una serie di condotte vessatorie pur di raggiungere il suo obiettivo. Stanca del perdurare della situazione, la donna si era rivolta alle forze dell’ordine e aveva deciso di chiedere aiuto. Tuttavia, davanti al Gup del Tribunale di Sulmona, la stessa ha ridimensionato il castello delle accuse nei confronti del suo congiunto che, nel frattempo, è stato preso in carico in una comunità a doppia diagnosi. Venendo meno la querela, il 44 enne è stato prosciolto con sentenza di non doversi procedere a suo carico. Lo stesso è stato processato con rito abbreviato, condizionato all’escussione della persona offesa, come richiesto ed ottenuto dal suo avvocato, Stefano Michelangelo. (a.d’.a.)

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