SULMONA – Timidi segnali di respiro arrivano per il territorio peligno-sangrino al termine della settimana che ha segnato un ideale passeggio di consegne tra l’emergenza e la normalizzazione del Covid. In altre parole tra pandemia ed endemia. Sono state 395 le positività refertate dal 28 marzo al 3 aprile, in netto calo rispetto ai 548 contagi segnati nei registri Asl nella settimana precidente. L’inversione di rotta comincia ad essere palpabile anche se è prematuro parlare di tregua definitiva o di allentamento della morsa da parte del Covid che continua a circolare. Proprio nella settimana in questione si è acceso un focolaio tra i lauretani che stanno scaldando i motori per l’organizzazione dei riti pasquali. Il miglioramento della curva epidemiologica va comunque messo nero su bianco poichè, nei sette giorni appena trascorsi, il bollettino non ha mai fatto registrare contagi a tre cifre, nemmeno di martedì quando la curva s’impenna. Lo scorso 29 marzo erano 96 i casi registrati in Centro Abruzzo e si è trattato della rilevazione più alta. Scendono anche gli attuali positivi dei centri più colpiti. Sulmona passa dai 467 della scorsa settimana ai 424 attuali, Pratola da 132 a 100 e Castel Di Sangro da 134 a 90. Tuttavia sono ancora 1085 le persone in isolamento domiciliare sul territorio. Quanto basta per non abbassare la guardia poichè i numeri restano ancora alti. (a.d’.a.)