INTRODACQUA – Dolore e sgomento ha suscitato la notizia della tragica morte di Gianni Tiberi, 48 enne originario di Introdacqua, che l’altro giorno ha perso la vita dopo l’incidente nei pressi di un cantiere nel milanese. La Procura della Repubblica, territorialmente competente, ha aperto un fascicolo sul caso e ha disposto l’esame autoptico sul corpo senza vita dell’uomo per fare piena luce sulla vicenda. Inoltre i magistrati milanesi stanno verificando le condizioni di sicurezza applicate nello stesso cantiere, teatro di incidenti già in passato. Erano le 7,30 dello scorso lunedì quando il 48 enne, alla guida di uno scooter, si sarebbe infilato per cause ancora da accertare in un’area di cantiere, dove sarebbe caduto su un cavo metallico, procurandosi un profondo taglio al collo. Sul posto carabinieri e polizia locale, oltre ai soccorritori di Areu, che si sono limitati a constatare il decesso. L’incidente è avvenuto sulla rampa che dalla tangenziale di Milano porta verso Poasco e Borgo Bagnolo. In quello stesso punto, sull’altro lato della carreggiata, un anno fa perse la vita Andrea Deni, 48 anni, che, dopo aver sfondato un new jersey a bordo strada, precipitò con l’auto sui binari della sottostante linea ferroviaria. Era il 12 maggio 2021. In seguito a quell’incidente, sono stati avviati i lavori per il ripristino e la messa in sicurezza delle barriere stradali di protezione: proprio in corrispondenza dell’area di cantiere si è consumato il nuovo schianto mortale. L’area in questione è stata sottoposta a sequestro. Nel suo paese di origine, Introdacqua, si attende il “ritorno” di Gianni ma la salma al momento resta a disposizione della magistratura, in attesa dell’esame autoptico. Una tragedia che ha lasciato a bocca aperta l’intera comunità della Valle del Sagittario che il 48 enne amava profondamente, tant’è che tornava in paese ogni estate. Molto probabilmente l’ultimo saluto sarà officiato in Valle.