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Il rinvio della conferenza dei servizi sul gasdotto Snam, convocata dal Ministero per il prossimo 11 maggio, è stata chiesta ufficialmente dal sindaco Gianfranco Di Piero. Richiesta motivata dalla carenza dello studio dell’Ingv sulla sismicità del tracciato del gasdotto. Il sindaco inoltre ribadisce l’inutilità e la dannosità dell’opera e l’esigenza che venga effettuata una nuova valutazione di impatto ambientale e un’approfondita analisi costi benefici. All’iniziativa del sindaco plaude la senatrice Gabriella Di Girolamo, “per aver fatto presente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri che non è possibile svolgere altre riunioni per l’autorizzazione del metanodotto Sulmona-Foligno prima di aver acquisito il fondamentale studio dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) sulla sismicità del tracciato”. “Voglio ricordare che la necessità di acquisire lo studio sismico dell’Ingv mi è stata ufficialmente comunicata nell’aula del Senato dall’allora Ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli il 3 luglio 2020, in risposta ad una mia interrogazione depositata il 2 dicembre 2019. Le preoccupazioni espresse in quella interrogazione sono state ribadite anche nella mozione che ho voluto presentare a giugno del 2021 per impegnare il Governo a rivedere completamente l’opera, anche con una nuova procedura di Valutazione di impatto ambientale dell’opera nella sua interezza – invece che per singoli tratti – fino a prendere in considerazione l’opzione zero, cioè la possibilità di annullare del tutto un progetto che più passa il tempo e più si manifesta inutile, obsoleto, costoso e dannoso” sottolinea la parlamentare. “Mi auguro che anche le altre Amministrazioni interessate facciano lo stesso, seguendo l’invito della città di Sulmona a manifestare in tutte le sedi la propria contrarietà ad un’opera che si dimostra ancora più inutile e dannosa alla luce dei recenti conflitti internazionali e dei relativi scenari energetici che dovrebbero indurci a politiche di sempre maggiore indipendenza dal gas importato da paesi che non garantiscono stabilità, sicurezza negli approvvigionamenti e rispetto della democrazia. In ogni caso, la rete esistente per il trasporto del gas ha dimostrato, garantendo il fabbisogno massimo avvenuto in Italia di 84 miliardi di mc nel 2005, che è sufficiente per consumi che da anni continuano a diminuire e basta anche per diversificare gli approvvigionamenti nei prossimi mesi. Ulteriori investimenti sarebbero un inutile ed ulteriore incremento di spesa che graverebbe sulle bollette pagate dai cittadini.Come già fatto in passato, resto al fianco di cittadini e Amministrazioni locali, a partire dalla Città di Sulmona, che sarebbe fortemente danneggiata dal metanodotto” conclude Di Girolamo.

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