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Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di Sulmona, incaricati dalla Procura della Repubblica di Sulmona, si sono recati nella sede dell’Atc di Sulmona, per acquisire gli atti relativi all’assegnazione e revisione delle zone di caccia al cinghiale, relative alle squadre operanti nel territorio di Pietransieri. I fatti risalgono alla stagione venatoria 2020/2021, quando per il preciso volere di taluni esponenti dell’allora Comitato di Gestione dell’Atc, a tutti i costi vennero ridisegnate le zone di caccia, che secondo quanti si opposero a quella scelta avrebbe portato come conseguenza penalizzazioni verso talune squadre di caccia a vantaggio di altre. La minoranza allora presente in Atc, si oppose a quella decisione, che sarebbe stata presa in violazione al vigente statuto di caccia collettiva al cinghiale, con un voto di maggioranza, attraverso il quale si sarebbe compiuto un sopruso. I componenti delle squadre danneggiate, per questo, hanno presentato regolare e circostanziata denuncia presso la Procura della Repubblica di Sulmona, che ha dato avvio alle indagini. “Siamo certi che la verità sarà accertata e quei personaggi dei quali si è detto, saranno finalmente smascherati e speriamo che paghino, visto il loro imperversare dispotico da oltre un trentennio in Atc – affermano i promotori della denuncia -l’egemonia di certe correnti locali, dura da un trentennio, tutta tesa a perseguire fini ed interessi, che nulla hanno a che fare con “l’ars venandi”, bensì finalizzati ad interessi di parte. Infatti lo dimostra anche l’attuale situazione di stallo che lo stesso ATC sta vivendo, ove due blocchi contrapposti si fronteggiano da ormai un anno, incapaci di eleggere un Presidente e lasciando l’Ente in balia di se stesso, in piena contravvenzione a leggi e regolamenti”. Accuse vengono mosse anche alla Regione che nulla propone, anche in assenza dell’approvazione di bilancio, i cui termini sono scaduti il 31 marzo 2022.

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