C’è silenzio a Pile, quel silenzio assordante che frantuma il petto delle povere donne e dei poveri uomini che pregano per una speranza e piangono chi non ne ha più. Non ha più speranze Tommaso, l’anima bianca rimasta travolta dalla tragica fatalità. Io voglio chiamarla così e non ascoltare i se o i ma! Dobbiamo pregare per tutti, per i genitori di Tommaso, per i genitori dei bimbi in prognosi riservata e per quella madre che non è colpevole perché, ricordate, a tutti il destino può travolgere!
Come giustizia detta, la donna è stata indagata per omicidio stradale, un atto dovuto!
Ora occorre solo silenzio…lo shock è generale: delle maestre e dei bambini che hanno assistito ad uno scenario di disperazione; dei genitori, dei parenti….
L’Aquila oggi è in lutto cittadino, e con tutti gli eventi elettorali e culturali annullati si stringe intorno al lancinante dolore dei genitori di Tommaso, Alessia Angelone, educatrice dell’infanzia, e Patrizio D’Agostino, dipendente della catena Acqua e Sapone. La zia è Giusi Fonzi, una giornalista del capoluogo. Il bambino deceduto è stato portato via in un secondo momento dopo un intervento di rianimazione in estrema urgenza durato 40 minuti. Sarebbe morto durante il trasporto in ospedale.
La famiglia D’Agostino ha nominato quali legali di fiducia, gli avvocati Tommaso Colella e Katiuscia Romano, entrambi del Foro dell’Aquila.
La Squadra Mobile e la Procura aquilana puntano a chiarire il più possibile la dinamica degli eventi e le responsabilità. Dopo la tragedia il pm Gallo ha ascoltato i testimoni e anche la stessa indagata che è apparsa molto provata dalla tragedia. Ascoltata anche la preside Monia Lai.
Le indagini e gli esami tecnici mirano in particolare a stabilire se l’auto si è sfrenata per difetti tecnici o se sia stato il minore. Un bambino sui 9 anni in lacrime, non si ferma, sembra non darsi pace.