SULMONA – Il progetto originario è stato recuperato negli uffici dell’archivio di Stato ma i fondi non bastano per svolgere le verifiche sul ponte Capograssi. A farlo sapere è il vice sindaco della città di Sulmona, Franco Casciani, che si sta attivando per un nuovo sopralluogo sull’arteria e per rimodulare la tipologia di indagini strutturali. A dare nuovo impulso alla vicenda è stato il distacco di tre pezzi di cemento che ha richiesto, l’altro giorno, il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco. Il recupero del progetto originario era stato chiesto ad ottobre dello scorso anno dalla Spin Off, la società incaricata per le verifiche già nel 2019, con atto di indirizzo da parte degli uffici di Palazzo. Per le operazioni erano stati stanziati circa 6500 euro che risultano insufficienti per un’indagine completa. Per cui si torna sul “fronte” per nuovi rilievi al fine di rimodulare la tipologia di indagine e svolgere le famigerate verifiche, disposte all’indomani del crollo del ponte Morandi a Genova. Si tratta di verifiche strutturali ( quelle sismiche furono effettuate dopo il terremoto di Norcia) per accertare la risposta statica dell’impalcato in termini di confronto, in campo elastico, con i carichi di esercizio imposti nel periodo di prima costruzione, misurando le inflessioni all’intradosso nelle zone a maggiore sollecitazione. “Vogliamo sperare che con il Pnrr si possa prospettare qualche altra possibilità non tanto per la progettazione quanto per la messa in sicurezza di queste infrastrutture che hanno necessità di somme per la salvaguardia delle stesse che un’amministrazione come Sulmona non riesce a reperire nelle normali disponibilità, visto che parliamo di qualche milione di euro”- interviene il vice sindaco, Casciani. Da oltre tre anni sosta e fermata sono vietate sull’infrastruttura con tanto di divieto che, di tanto in tanto, viene pure ignorato. Ma l’episodio dell’altro giorno deve portare a riprendere le fila del discorso.