“Alto tradimento alla città”. I consiglieri civici Franco Di Rocco, Luigi Santilli e Andrea Gerosolimo, prendono posizione sui “balletti in Comune” che hanno portato all’indebitamento del Pd e alle dimissioni di Maurizio Proietti dalla carica di consigliere provinciale. E il tradimento politico, secondo i civici, è da ricondurre proprio alla scelta di quest’ultimo. “Siamo basiti, soprattutto in veste di cittadini, l’improvvisa e sciagurata decisione che ha riguardato Maurizio Proietti di rassegnare le proprie dimissioni da consigliere provinciale. Nessuna spiegazione, ma solo un tradimento politico a discapito della città di Sulmona, di un comprensorio e dei tanti amministratori che lo hanno sostenuto per la sua elezione, una grave perdita istituzionale ed un vuoto nell’ambito della rappresentatività provinciale”- intervengono i tre- “vogliamo ricordare a Proietti che a novembre dello scorso anno allorquando decise di candidarsi a sostegno di Angelo Caruso in una lista civica prese il preciso impegno di condividere un percorso politico con tutti gli amministratori civici che lo hanno condotto alla sua elezione provinciale, tra i quali alcuni esponenti di minoranza del consiglio comunale di Sulmona, ma su questo ci torneremo. Con un atteggiamento schizofrenico che lo ha visto uscire dal Gruppo consiliare LIBERI E FORTI e passare al gruppo dei non iscritti pur di essere eletto in seno alla Provincia, oggi inspiegabilmente ed immotivatamente la nostra comunità perde numericamente un importante rappresentante in seno al consiglio provinciale. Lo stesso in questi mesi ha costantemente ribadito la sua assoluta contrarietà al Sindaco ed al PD al punto da ripetere che l’amministrazione sarebbe stata sostituita da un commissario prefettizio, oggi insieme all’ex capogruppo del PD confluisce nel gruppo che già vede presenti la componente di Italia Viva e lo stesso sindaco Di Piero. A distanza di quasi un anno dalle elezioni, questa maggioranza consiliare che ha aspramente criticato la precedente amministrazione, sventolando un nuovo modo di fare politica, è balzata agli onori della cronaca soltanto per degli inspiegabili balletti all’interno delle istituzioni e delle guerre fratricide sulla stampa, con il gruppo dei fuoriusciti dal PD facente capo alla Consigliera Nannarone che chiede a gran voce le dimissioni del Vicesindaco Casciani, principale bersaglio di questa rivolta. Una maggioranza divisa in fazioni, pronte a reclamare posizioni e assessori. Se questo è il cambiamento che hanno promesso in campagna elettorale francamente la città ne farebbe tranquillamente a meno” concludono Di Rocco, Santilli e Gerosolimo.