SULMONA – “Nessuna aggressione fisica ma solo una reazione per le condotte poste in essere dal ragazzo”. E’ di tutt’altra natura la versione dei fatti rilasciata dal 51 enne del posto, considerato presunto responsabile dell’aggressione perpetrata nei giorni scorsi in località Badia di Sulmona, nei pressi di un ristorante. A far scattare l’inchiesta è stato un giovanissimo di 20 anni, residente a Pacentro, che si è recato in ospedale dopo aver rimediato la frattura del setto nasale e una prognosi di trenta giorni che comporta la procedibilità d’ufficio per l’ipotesi di reato di lesioni personali aggravate. Il 51 enne però, ai nostri microfoni, ha voluto dire la sua, specificando di non aver provocato in alcun modo quelle profonde ferite di cui si parla. “Sono andato con la mia famiglia al ristorante e, una volta pagato il conto, stavamo raggiungendo l’auto in sosta per rientrare a casa. A quel punto un’auto a forte velocità sopraggiungeva nella carreggiata, creando scompiglio e preoccupazione, con il rischio di un investimento. Ho fatto in tempo ad afferrare e togliere dal ciglio della strada una delle mie figlie. A quel punto ho urlato e ho richiamato il giovane ad un comportamento più corretto. Quest’ultimo ha fatto retromarcia, è sceso dalla vettura, ed ha spintonato mia suocera di 83 anni e mia figlia, dopo che con tono di voce sostenuto contestavo la sua guida pericolosa”. A quel punto sarebbe scoppiata l’accesa discussione. L’uomo ha riferito di non aver sferrato alcun pugno e quindi di non aver punto provocare la rottura del setto nasale. “Era presente anche un Carabiniere libero dal servizio. In caso di ferite così gravi sarebbe intervenuta sul posto l’ambulanza del 118 mentre il ragazzo, intorno all’una,è stato notato nel centro storico sulmonese”. Se fosse vera, la ricostruzione del 51 enne colorerebbe di giallo la vicenda dal momento che il giovane ha un referto del pronto soccorso e quelle ferite di certo non le ha inventate di sana pianta. Inoltre, conclude l’uomo, “la refertazione è avvenuta la mattinata seguente. Per cui nessuno sa cosa è successo quella notte e come il ragazzo si è procurato quelle lesioni”. Insomma il presunto responsabile dell’aggressione non ci sta ad essere definito tale. La sua versione dei fatti si scontra con la ricostruzione effettuata dal 20 enne, messa nero su bianco l’altro giorno in Commissariato. Lo stesso sarebbe sceso dall’auto dopo che l’uomo gli avrebbe urlato contro mentre transitava sulla strada. A quel punto sarebbe stato raggiunto da una serie di pugni. Accusato il colpo sarebbe prima rientrato a casa e poi, il giorno seguente, si sarebbe recato in ospedale per farsi refertare. Entrambe le versioni, divergenti nella forma e nella sostanza, sono al vaglio degli organi inquirenti.