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Torna a casa Juan Carrito: le sue ceneri oggi riconsegnate verranno portate a Castel di Sangro. Il sindaco Caruso aveva inizialmente richiesto la carcassa del plantigrado: subito dopo l’investimento è stata trasferita all’Istituto Zooprofilattico di Isernia per l’autopsia

Accolta la richiesta del primo cittadino di Castel di Sangro, Angelo Caruso, di poter avere le ceneri dell’orsetto Juan Carrito, morto investito lungo la Statale 17, tra i territori di Castel di Sangro e Roccaraso. Caruso ha da subito avanzato la richiesta di poter avere le ceneri dell’orso protagonista, negli anni, di scorribande proprio nel territorio dell’Alto Sangro e della Marsica. Dopo l’ok del Parco Nazionale, oggi la riconsegna delle ceneri dell’orsetto più famoso e pianto d’Italia. Il sindaco Caruso, tra i primi ad intervenire sul luogo dell’incidente, ha fatto formale richiesta di assegnazione delle ceneri per poter salvaguardare il ricordo di Juan Carrito. Il Parco nazionale, attraverso il direttore Luciano Sammarone, aveva preso tempo. Poi è arrivato l’ok. “Abbiamo avuto il via libera da parte del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise alla nostra richiesta di avere le ceneri di Juan Carrito” annunciava contento il primo cittadino Caruso.

“Ho ritenuto giusto conservare conservare le ceneri nel luogo dove Juan Carrito è morto. Con la dovuta attenzione si penserà come è dove conservarle”. Così il sindaco Caruso.

Nei prossimi giorni le associazioni del territorio si riuniranno per capire come e dove conservare le ceneri organizzando da subito iniziative in ricordo dell’orso più famoso d’Abruzzo. Tutti siamo pronti a scommettere, de resto, che la simpatia e l’intraprendenza di Carrito resteranno a lungo nei ricordi di chi lo ha vissuto e amato. E’ altrettanto certo che la sua terra gli deve, sì gli deve, un tributo capace di raccontare di quel musetto curioso ben oltre i confini regionali!

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