SULMONA – Era finito sotto processo per la vincita al lotto a sua insaputa e per essere risultato comproprietario di un immobile, assieme alla madre, in Cernusco sul naviglio. Ma era in buona fede poichè nulla sapeva al riguardo. Così un 46 enne di Acciano è stato assolto, questa mattina, dal giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio, per il reato di indebita percezione del reddito di cittadinanza. L’uomo aveva inoltrato l’istanza nel 2019, vista la fascia di Isee pressocchè contenuta. È quindi risultato percettore del reddito ma dalle verifiche a campione svolte dalla Guardia di Finanza,il 7 marzo di quell’anno, si è scoperto che lo stesso risultava comproprietario di un immobile assieme alla madre. Avrebbe quindi omesso di indicare per il biennio 2019-2020 il patrimonio immobiliare per un valore complessivo di oltre 62 mila euro. La donna è stata sentita nel corso del procedimento penale e ha spiegato che si è sempre fatta carico autonomamente delle spese e della cura dell’appartamento. Mancava il dolo come ha fatto notare il suo avvocato difensore, Annasara Di Pietro. Da qui l’assoluzione perchè il fatto non costituisce reato. Inoltre l’imputato avrebbe omesso la dichiarazione delle vincite al lotto che avrebbe conseguito nel 2019 e nel 2020 per un importo di circa 7 mila euro ciascuno. Anche in questo caso è passata la linea difensiva secondo la quale le giocate sarebbero state effettuate in una ricevitoria che ha chiuso i battenti nel 2016. Per cui risulta pressocchè impossibile che l’imputato possa aver scommesso in un’attività non più operante. L’accusa è quindi caduta per insufficienza delle risultanze probatorie, ovvero perchè il fatto non sussiste.