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Licenziamento per otto dei dieci lavoratori e lavoratrici del Consorzio di Ricerca Unico d’Abruzzo, che hanno ricevuto le lettere di licenziamento lo scorso fine settimana. Nonostante le rassicurazioni degli ultimi mesi, fino alla più recente del vicepresidente della Regione con delega all’agricoltura Emanuele Imprudente. A dicembre la Regione Abruzzo aveva destinato al CRUA, insieme ad altri soggetti partner, un finanziamento di 6 milioni di euro “immediatamente disponibili” per il progetto “Ri.CR.E.A. – Riqualificazione del CRUA per Ecosistemi Agroambientali”.

“Più volte negli ultimi mesi abbiamo espresso la nostra preoccupazione circa il futuro del Consorzio di Ricerca , chiedendo di essere ricevuti sia dal vicepresidente Imprudente, sia dall’Amministratore Unico della società, nonché dalla Conferenza dei Capigruppo del Consiglio Regionale. Il rischio che segnalavamo era che lavoratrici e lavoratori, dopo aver avuto accesso negli anni 2020 e 2021 a prestazioni legate all’emergenza Covid, nel corso del 2022 stavano usufruendo dell’intervento del Fondo di solidarietà bilaterale per le attività professionali e il raggiungimento del periodo massimo di copertura del Fondo avrebbe lasciato i dipendenti in forza senza alcun diritto a prestazioni di integrazione salariale. Non solo si è avverato questo, ma senza alcun confronto preventivo si è giunti al licenziamento della quasi totalità di lavoratrici e lavoratori”, le parole Roberto Moretti, segretario della Filctem-Cgil della provincia dell’Aquila.

“Ho chiesto alla Conferenza dei capigruppo della Regione Abruzzo di occuparsi, da subito, della vicenda dei lavoratori del Centro Unico di Ricerca Abruzzese (CRUA) che nelle scorse ore hanno ricevuto le lettere di licenziamento. Ho già avuto modo di incontrare una delegazioni di lavoratori, accompagnati dalle sigle sindacali, e da subito mi sono attivato per trovare una soluzione immediata su tale problematica tanto da chiedere all’intero Consiglio regionale di seguire questa vicenda da vicino e salvaguardare i livelli occupazionali. Da sempre ho seguito le sorti del Centro di Avezzano. Questo è il peggiore epilogo per il centro di eccellenza di ricerca in agricoltura abruzzese. In questi anni il centrodestra alla guida della nostra regione, non si è mai occupato di rilanciare seriamente la struttura della Marsica tanto da disattendere anche il piano economico e finanziario di risanamento approvato dalla giunta Marsilio e non riuscire a promuovere servizi essenziali per il mondo agricolo del Fucino. Non è la prima volta che ci troviamo di fronte alle mancate promesse dell’assessore Emanuele Imprudente. Questa del Crua è una vicenda molto seria, chiediamo alla maggioranza di passare dagli annunci ai fatti, di ritirare le procedure di licenziamento e proporre un piano ordinato di rilancio della struttura e di salvaguardia dei livelli occupazionali”, il commento del vice capogruppo del Partito Democratico Dino Pepe

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