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Lunedì sera ad Avezzano, presso il Castello Orsini, si è svolto il convegno “La Nuova politica agricola comunitaria” al quale hanno partecipato oltre 300 agricoltori. Erano presenti produttori di tutte le età provenienti dalle campagne vicine ma anche autorità civili, forze dell’ordine, rappresentanti del mondo sociale. C’era anche l’assessore regionale alle politiche agricole Emanuele Imprudente al quale sono stati mostrati tre cesti di carote Igp per richiamare l’attenzione su un problema particolarmente sentito dagli orticoltori locali: la mancata autorizzazione in Abruzzo, contrariamente a quanto avvenuto nelle altre regioni italiane, per l’uso per fumigazione dell’antiparassitario DD Soil. Una penalizzazione che ha contrariato e allarmato gli agricoltori costretti, quest’anno, ad una fortissima decimazione della produzione di uno dei prodotti maggiormente rappresentativi dell’orto d’Italia.

All’assessore è stata consegnata una fitta documentazione prodotta da Coldiretti, sulla qualità dell’antiparassitario e sulla necessità di un utilizzo di emergenza che non avrebbe alcuna conseguenza da un punto di vista ambientale come dimostrano le relazioni prodotte dagli uffici tecnici. “La nostra posizione è chiara – ha detto il direttore di Coldiretti L’Aquila Domenico Roselli – non vogliamo il fumigante in quanto tale ma vogliamo che, come nelle altre regioni, i produttori locali possano scegliere di quale antiparassitario avvalersi. Il DD Soil è un prodotto storicamente usato dagli agricoltori del Fucino che, oggi, si vedono negati la possibilità di utilizzarlo con danni e conseguenze sul raccolto. In gioco c’è la produzione annuale di uno dei principali prodotti dell’orto d’Italia e non ci spieghiamo perché gli agricoltori abruzzesi debbano essere penalizzati per un fatto meramente burocratico. Bene ha fatto la Regione Abruzzo ad inviare venerdì scorso la comunicazione al Ministero per confermare, su sollecitazione di Coldiretti, l’esistenza dell’emergenza sul territorio fucense e dell’esigenza di avere questo fumigante. E bene farà la Regione a seguire l’iter affinché venga concessa l’autorizzazione. In caso contrario, ci saranno danni economici enormi che comprometteranno l’economia di una zona ad altissima vocazione orticola a danno anche dei consumatori che, il prossimo anno, potrebbero non trovare sugli scaffali un prodotto tradizionale ed apprezzato per le sue qualità organolettiche come la carota del Fucino. Nel corso dell’incontro è stata presentata ad Imprudente anche l’istanza del settore ovicaprini attraverso la testimonianza di un giovane allevatore di Acciano, Luca Catonio, che ha 1200 pecore ed ha evidenziato all’assessore le problematiche connesse alla riduzione dei premi comunitari. Da parte sua, Imprudente si è impegnato ad approfondire l’argomento e ad una parziale compensazione da parte della Regione. Coldiretti L’Aquila ricorda che, con l’incontro di Avezzano, si è chiuso il tour provinciale per illustrare come cambia l’agricoltura e quali opportunità si aprono per le aziende.

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