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Troppe barriere architettoniche, troppi edifici pubblici non accessibili alla totalità dei cittadini; la legge in vigore in Regione Abruzzo sull’eliminazione delle barriere architettoniche non viene applicata. Per questo, il M5S, a firma a firma del Capogruppo Francesco Taglieri, presenta una proposta di legge per porre fine alle numerose criticità in tema di accessibilità nelle strutture pubbliche per le persone fragili e disabili, volta a introdurre una modifica integrativa alla legge in vigore, la n. 1 del 2008, prevedendo la costituzione, presso l’assessorato competente in materia di lavori pubblici, del Registro regionale telematico dei piani di eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA). Parliamo di interventi che fanno la differenza sull’inclusione sociale, migliaia e migliaia di cittadini abruzzesi; persone con disabilità fisica, sensoriale, cognitiva, gli anziani, i bambini, i genitori con passeggini e altre fasce “deboli” di popolazione, come le persone in sovrappeso, le persone in convalescenza.

“Si tratta di una soluzione facilmente percorribile – spiega Taglieri – che dovrebbe porre fine alle numerose disparità di accesso tra cittadini e rispondere a quella domanda crescente di interventi che troppo spesso hanno visto la Regione Abruzzo assente. L’obiettivo primario dei PEBA è di individuare tutti quegli interventi ritenuti prioritari per garantire un ottimale livello di accessibilità in sicurezza e autonomia negli edifici pubblici e negli spazi urbani. Non si può accettare che vi siano ostacoli fisici che limitano la mobilità di chiunque e in particolare di coloro che, per qualsiasi causa, hanno una capacità motoria, ridotta o impedita, in forma permanente o temporanea. Questa norma di civiltà deve essere messa in discussione e approvata il prima possibile. Per quanto concerne gli edifici di sua competenza, la Regione dovrebbe adottare un piano efficace di eliminazione delle barriere architettoniche e, nella sua funzione di raccordo tra gli enti, dovrebbe anche intervenire presso le Amministrazioni comunali e provinciali per capire quali tra queste sono indietro sull’abbattimento delle barriere e perché. Altresì, la proposta prevede che la mancata redazione del PEBA al 31/12/2024 sia motivo di limitazioni all’accesso ai contributi. Stabilisce, inoltre, i dati che ciascuna amministrazione deve indicare nel registro: l’atto amministrativo di adozione del Piano, il cronoprogramma degli interventi, la data di aggiornamento e l’ammontare delle risorse stanziate. La norma prevede anche un’informativa, con cadenza annuale, da parte dell’Assessore alla Commissione consiliare competente, mediante invio di una relazione recante l’elenco delle amministrazioni adempienti e la pubblicazione del registro sul sito istituzionale della Regione. Per aiutare le amministrazioni ad attuare i giusti interventi si prevede infine l’elaborazione, da parte della Giunta regionale, di apposite linee guida per la corretta applicazione dei PEBA”, conclude Taglieri.

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