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SULMONA – La colonna sonora che scandisce la storia surreale è quella di Peppino Gagliardi. Settembre poi verrà. Da nove anni la campanella non suona nella storica sede dei ragionieri e geometri di via D’Andrea. Da quel 17 ottobre 2014 non si è ancora riusciti ad appaltare i lavori per riaprire l’edificio scolastico. Settembre potrebbe essere ora il mese decisivo dopo lo stanziamento di ulteriori 200 mila euro da parte della Provincia dell’Aquila. Il via libera per la gara d’appalto è arrivato l’altro giorno dopo il completamento della relazione geologica. “Abbiamo finalmente completato tutta la filiera e questa volta siamo pronti ad appaltare il progetto”- conferma il Presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso. Il progetto esecutivo redatto dalla Promedia s.r.l., attende che il secondo lotto venga realizzato secondo le più moderne tecnologie e materiali disponibili, prevedendo la demolizione e nuova posa in opera di muri perimetrali, pavimentazioni, infissi e impianti, per una struttura sicura e all’avanguardia. Il costo dell’intervento comporterà una spesa complessiva di 4 milioni e 900 mila euro e sarà concluso in 540 giorni lavorativi, ovvero in poco meno di due anni. Per completare la procedura ci sono voluti quasi nove anni. Non uno o due. Un arco temporale surreale e inaccettabile. Lo scorso settembre la scuola si è riavvicinata alla sede naturale, tornando sul territorio comunale di Sulmona e più precisamente nell’ex convento di viale Mazzini. Il ritorno a casa sembra aver assuefatto la poltica e degli addetti ai lavori, come se la battaglia fosse ormai chiusa quando, ad onor del vero, non è ancora cominciata. Da qui il nuovo imprinting sperando che settembre sarà la volta buona, tenendo conto che perfino la magistratura si avvia ad emettere la sentenza per i sette che finirono sotto processo per i presunti lavori sbagliati post sisma

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