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SULMONA – Una visita discreta e dovuta, ai piani alti del Palazzo di Giustizia, per la maxi inchiesta che coinvolge gli uomini in divisa. Il Dirigente del Compartimento di Polizia Stradale di Abruzzo e Molise, Paolo Fassari, si è recato nei giorni scorsi in Procura. Sotto la lente della magistratura sono finiti 19 poliziotti che risultano iscritti nel registro degli indagati per truffa e falso ai danni dello Stato, peculato, omissioni d’atti d’ufficio, omissione di soccorso, interruzione di pubblico servizio. Dieci di loro restano con il fiato sospeso dopo l’interrogatorio di garanzia svoltosi nei giorni scorsi. L’ordinanza del giudice per le indagini preliminari, Alessandra De Marco, potrebbe arrivare in settimana ma il condizionale è d’obbligo. Sul tavolo del Gip c’è la richiesta di sospensione dal servizio e ritiro del tesserino per un anno depositata dalla Procura. Gli avvocati dei dieci poliziotti hanno contestato le esigenze cautelari, ritenendo che non vi sia alcun pericolo di reiterazione del reato. I prossimi giorni saranno quindi decisivi per le sorti degli agenti sul piano cautelare. L’inchiesta potrebbe anche aprire, come atto dovuto, il filone disciplinare.

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