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SULMONA – Non basta l’esame delle urine per determinare la guida in stato di alterazione. E’ una sentenza significativa quella pronunciata ieri dal giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio, che ha assolto un 35 enne di Sulmona, già noto alle forze dell’ordine, per l’incidente che si verificò sulla circonvallazione occidentale il 28 maggio di tre anni or sono. Il giovane, alla guida di una Fiat Idea, aveva dichiarato di non aver fatto in tempo a frenare e fermarsi al semaforo tanto da urtare contro l’Alfa Romeo Mito, guidata da un uomo con altre due donne a bordo, per poi concludere la sua corsa nella vicina Porta S. Antonio. Il giovane, rimasto ferito, fu trasportato dall’ospedale in ambulanza. Al nosocomio si erano fatti refertare anche gli occupanti dell’Alfa per un totale di quattro feriti, fortunatamente non gravi. Dagli esami tossicologici era venuto fuori che il 35 enne guidava in stato di alterazione poichè risultato positivo alla cannabis. Da qui la trafila giudiziaria che aveva portato alla denuncia in Procura, al ritiro della patente e alla sanzione amministrativa. Il suo avvocato, Silvia Iafolla, ha contestato ieri le risultanze degli esami ricordando che per attestare l’alterazione non è sufficiente il solo esame delle urine. Tale esame, infatti, di per sè non può assumere valore di decisività e concludenza poichè non si riesce a focalizzare l’attualità dello stato di alterazione, dal momento che la cannabis può essere captata fino al ventesimo giorno dall’assunzione. Più preciso, in ordine alla tempistica, risulta essere l’esame ematico che al giovane non era stato svolto. Inoltre, nel caso specifico, il conducente non era apparso alterato sul piano psico-fisico come dichiarato dagli operatori della Polizia che si occuparono dei rilievi e dai medici del pronto soccorso. Alla base del sinistro potrebbe esserci il difetto meccanico ai freni. A confermarlo è stato il teste della difesa sentito ieri nel corso del processo. Il 35 enne è uscito assolto e la sentenza, almeno in città, non è passata inosservata.

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