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SULMONA – Tre anni di reclusione, tremila euro di multa più pagamento delle spese processuali. È questa la pena inflitta dal giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio, ad un 40 enne di Sulmona, M.L.D., già noto alle forze dell’ordine, per il reato di estorsione. I fatti risalgono al gennaio del 2017 quando il 40 enne, dopo aver ceduto due grammi di cocaina ad un assuntore del posto, lo avrebbe colpito con uno schiaffo sulla guancia destra e un pugno sull’occhio sinistro, al fine di farsi consegnare la somma di 70 euro, ovvero parte del prezzo pattuito per la cessione della sostanza stupefacente che era stato fissato in 140 euro. Il giovane si sarebbe quindi assicurato illecito profitto con conseguente danno alle persone offese. Evento non verificatosi per cause indipendenti dalle volontà dell’imputato. Peraltro, sempre secondo l’accusa, il 40 enne, difeso dall’avvocato Naike Cascini, avrebbe commesso il fatto mentre era sottoposto alla misura della sorveglianza speciale. Per lui, detenuto nel carcere di Chieti per altri reati riguardanti il mondo dello spaccio, è arrivata la condanna. Per difetto di procedibilità, essendo stata rimessa la querela, sono cadute le altre accuse a suo carico di lesioni e minaccia, per le quali è stata pronunciata la sentenza di non doversi procedere. Prosciolto anche un 30 enne di Sulmona, G.S., anche lui noto alle forze dell’ordine, che era finito sotto processo per aver minacciato in modo grave due quarantenni del posto, per futili motivi legati alla gestione di alcuni casi. Il procedimento non doveva proprio iniziare per difetto di procedibilità. Il 30 enne è stato assistito in giudizio dall’avvocato, Silvia Iafolla.

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