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“C’eravamo solo noi questa mattina a Piazza Palazzo per partecipare alla presa in possesso dell’aula del Consiglio comunale e per la più volte rinviata inaugurazione di Palazzo Margherita. Abbiamo trovato invece il cantiere aperto, con tanto di tecnici e maestranze  a lavoro. Un altro annuncio bucato, insomma. Stamattina, puntuali, alle 10, ora consueta per il consiglio comunale, ci siamo recati come gruppi di opposizione al Comune dell’Aquila, a Palazzo Margherita,  per partecipare alla seduta del Consiglio Comunale, ma non abbiamo trovato né il sindaco, né il vicesindaco, né altri. Era stata fatta trapelare la notizia che proprio il 5 luglio – data di nascita della Duchessa Margherita d’Austria, governatrice dell’Aquila nell’800 – ci sarebbe stata l’inaugurazione della sala consiliare. Ma anche questa volta un annuncio senza verità. Uno dei tanti in 6 anni di amministrazione  Biondi costellati di “annunciate acuta” con la eclatante inaugurazione dell’aprile 2022 in piena campagna elettorale con tanto di seduta del consiglio e spesa d’urgenza di oltre 80000 € per il trasloco. Scelta elettoralistica e di pura propaganda politica, che ha privato già da oltre un anno della sede a Villa Gioia gioia, costringendo il consiglio ad essere “ gentilmente “ ospitato dal consiglio regionale o deambulare al Palazzetto dei Nobili.  

È evidente che la decisione dell’amministrazione Biondi di stralciare la torre dal precedente appalto integrato che la comprendeva, non solo ha fatto aumentare enormemente i costi a scapito di altri interventi, ma ha procrastinato i tempi dei lavori essendo, quello della torre, un nuovo cantiere che richiede l’applicazione di severe norme per la sicurezza. Lo stralcio della Torre ha inciso sul ritardo dei lavori, come ha dovuto ammettere ad ottobre il vicesindaco in risposta alla nostra interrogazione a prima firma Stefania Pezzopane. Questa scelta, per nulla giustificata dalle prescrizioni della Sovrintendenza, è una precisa responsabilità della Giunta Biondi. Vogliamo rientrare a Palazzo Margherita, vogliamo farlo in sicurezza, per i dipendenti che torneranno lì e per le attività economiche già fortemente colpite dall’abbandono del centro storico trasformato in “consumificio” senza vita reale di famiglie ed attività. Quando  il consiglio comunale rientrerà veramente ed in piena sicurezza a Palazzo Margherita?  Il vicesindaco Raffaele in risposta alla nostra interrogazione di ottobre aveva affermato con una massiccia dose di sicumera che entro l’anno 2022 l’immobile sarebbe dovuto tornare nella disponibilità dell’ente. Cosa allora impedisce la conclusione dei lavori e l’emissione del certificato di collaudo? Sul tema specifico il consigliere Lorenzo Rotellini ha prodotto già una richiesta di accesso agli atti. Una situazione gravissima con una situazione trascinata malamente da 6 anni tra annunci e false partenze. Vogliamo Palazzo Margherita ed un centro storico vivo. Continueremo la nostra battaglia fino a quando finalmente torneremo a Palazzo Margherita.”  

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