SULMONA – Macchinari obsoleti, manutenzione inesistente, organizzazione del lavoro fatiscente ed esasperante. Resta alta la tensione nello stabilimento Magneti Marelli di Sulmona tornato al centro dell’attenzione politica per la crescita degli esuberi e per il futuro sempre più incerto. Alla complicata situazione sul piano produttivo ed occupazionale, si aggiunge l’estate da bollino rosso che sta creando non pochi problemi agli operai per via delle temperature insostenibili all’interno dell’impianto. “Un caldo eccessivo con picchi di calore asfissianti che mettono a repentaglio la vita dei lavoratori”- fanno notare la Rls e Rsa Fim, Fiom e Uilm pronte ad indire otto ore di sciopero in fabbrica qualora la pesante situazione non rientrerà. Per le organizzazioni sindacali il caldo da record in officina deriva da “”manutenzioni inesistenti, macchinari obsoleti ed organizzazione del lavoro esasperante”. Il tutto nonostante gli interventi sui portoni, finestre e monitoraggio dell’impianto di rafrascamento.