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Il Gruppo di Minoranza in Consiglio Comunale ha presentato una interrogazione urgente con risposta scritta ed in aula al sindaco Biondi in quanto il Cda del Teatro Stabile (a bandiera Fratelli d’Italia), che avrebbe dovuto tornare nella sua sede naturale, ha deciso di spostare l’attuale sede che è Palazzo Ciolina, un immobile di 300 mq il cui costo d’affitto annuale era di €21.600,00 che lo stesso cda aveva scelto nel 2018. Nel frattempo sono state vanificate le promesse di riportare la sede nel Teatro Comunale. Con delibera del 19 giugno 2023 il cda stabilisce di cambiare sede e pubblica sul sito del TSA un avviso per la ricerca di immobili con risposta entro il 3 luglio. Nell’avviso si stabilisce che: a) la zona centrale di reperimento viene ricompresa tra Piazza Duomo e “Corso” senza specificare quale Corso: Vittorio Emanuele? Corso Federico Secondo? Corso Principe Umberto?; b) il canone annuo non dovrà superare i 25.000,00€, decisione che però produce di fatto ed immediatamente un inutile aumento della spesa rispetto all’attuale canone di 21.600 €. Cosi scrivono i consiglieri di minoranza: “Vogliamo sapere dal Sindaco dell’Aquila se è a conoscenza che il TSA intende cambiare sede e se è stato informato della scelta dai suoi rappresentanti nel Cda; se è a conoscenza che questa decisione comporta un aumento ingiustificato di oneri passivi per l’ente teatrale, considerata la possibilità di rimanere nell’attuale  sede prestigiosa con minor impegno di spesa  vista la cifra indicata nel bando sopra indicato; se i rappresentanti del Comune nel CdA hanno condiviso questa scelta del tutto ingiustificata e con quali motivazioni; se il Cda ha incontrato il sindacato UIL che ha richiesto  – come riferito da fonti sindacali – con lettera formale un incontro per avere adeguate giustificazioni ed  informazioni sulla scelta dello spostamento, considerate le necessità e le condizioni di lavoro dei dipendenti; quante proposte sono pervenute al Tsa e se tra queste ci sono offerte a parità o a minor costo dell’attuale immobile e che presenti migliore collocazione rispetto al Teatro Comunale e più ampia metratura, si da giustificare un eventuale spostamento; se si è considerato il disagio ed i costi dell’inutile trasloco che ricadranno sull’attività e sui lavoratori; se l’ente ha dialogato con la proprietà della sede attuale per conoscere eventuale volontà di rimodulare il canone annuo già comunque più basso di quanto espresso nell’avviso; se  la nuova sede sarà in un immobile meno costoso, più  vicino al teatro e con maggior  metratura disponibile per gli uffici ed i dipendenti.
Attendiamo notizie e soprattutto ci auguriamo che il Cda riveda questa scelta inopportuna.”

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