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La Giunta Comunale delibera il pagamento anticipato degli assegni di cura per disabili relativi all’anno 2022. Soddisfazione da parte del capogruppo L’Aquila Nuova Paolo Romano che chiede da più di un anno e spiega: “Il mio ringraziamento va al difensore civico della Regione Abruzzo, Giandonato Morra, recentemente scomparso, che si è speso molto e fino alla fine per le famiglie aquilane con persone disabili e per gli assegni di cura del nostro territorio. La sua azione ha creato le condizioni affinché il Comune potesse essere più incisivo e sicuro nell’anticipazione delle risorse a favore degli assegni di cura. Sono soddisfatto di aver utilizzato tutti gli strumenti in mio possesso per arrivare a questa anticipazione: interrogazioni, emendamenti, sedute di commissione di vigilanza e controllo, commissioni sulle politiche sociali. La delibera di Giunta è la dimostrazione di come si era dalla parte della ragione nel suggerire ogni volta la misura dell’anticipazione come soluzione. Adesso non deve andare perso il lavoro fatto in questi mesi: la misura dell’anticipazione deve essere strutturata come soluzione anche per il futuro senza costringere i cittadini disabili a dover rinunciare a tanto, nel loro bilancio familiare, per potersi permettere un diritto. Proprio per questo ho richiesto nuovamente una III commissione consiliare che possa discutere degli assegni di cura del 2023 e degli anni successivi. C’è bisogno di redigere un regolamento sulla NON AUTOSUFFICIENZA che offra trasparenza e certezza alla cittadinanza, che possa recepire le linee guida nazionali e regionali, che possa dettare i tempi e le regole di accesso all’utenza aquilana, vale a dire avvisi pubblici che devono essere fatti all’inizio dell’anno e che devono avere tempi certi nell’erogazione delle risorse: succede così negli altri comuni della nostra regione. Se si vuole davvero cambiare passo vanno anche risolti i nodi che attanagliano da anni le politiche sociali: il problema delle Unità di Valutazione Multidisciplinare, il rapporto del Comune con la ASL che crea ritardi e criticità su tutte le politiche della disabilità. Non da ultimo andrebbe risolto il nodo del personale legato all’assunzione degli assistenti sociali, figure centrali nelle azioni del piano sociale, e al potenziamento del personale amministrativo che conta poche e oberate risorse. Il settore delle politiche sociali non può fare di più di quello che fa ogni giorno se la politica non si decide a dare direttive chiare, strumenti migliori e nuova forza lavoro. L’esempio plastico dei ritardi accumulati nelle politiche sociali per mancanza di personale lo offrono le stesse valutazioni dell’UVM per gli assegni di cura del 2022, arrivate solo a luglio 2023. Le politiche della disabilità meriterebbero la priorità nell’agenda di ogni amministrazione e l’assegno di cura il podio dei pensieri di ogni assessore alle politiche sociali poiché non è una concessione ma una delle misure indispensabili per aiutare chi in famiglia dedica la vita ad un congiunto disabile, spesso rinunciando anche al lavoro”, conclude Romano.

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