SULMONA – Non solo aggressioni e tensioni dietro le sbarre ma anche probabili infezioni da scabbia e cimici da letto. L’area sanitaria del carcere di Sulmona è alle prese in queste ore con il contenimento del contagio tra i detenuti. Nessun allarme sociale e sanitario, ribadiscono dalla struttura, ma solo un’attenzione per l’adozione di tutte le misure di prevenzione. Inizialmente si era parlato di scabbia al seguito del trasferimento di un detenuto da altra struttura. Ma gli operatori sanitari, sentiti sull’argomento, ipotizzano la presenza di cimici da letto, ovvero insetti dalle minuscole dimensioni che si possono annidare in materassi, cuscini ma anche in tessuti e muri. Si possono vedere ad occhio nudo e le loro punture hanno sintomi e segni che possono essere facilmente confondibili con le punture di zanzara. A differenza della scabbia l’infezione non si trasmette da persona a persona ma si rende necessaria una bonifica ambientale. Sono almeno sette i casi trattati dall’area sanitaria come confermano gli addetti ai lavori.