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SULMONA – Era finito sotto processo per aver impedito all’ambulanza del 118 di entrare nella “sua” sezione, minacciando di ingoiare delle lamette. Ma un detenuto di 38 anni, recluso nel carcere di massima sicurezza di Sulmona, è stato assolto ieri dal giudice monocratico, Concetta Buccini, per insufficienza delle risultanze probatorie, ovvero perchè il fatto non sussiste. La vicenda risale al 4 agosto del 2021 quando il detenuto, secondo l’imputazione, per costringere due agenti penitenziari ad omettere un atto dell’ufficio, ovvero consentire all’ambulanza di entrare nella sezione gialla per prestare soccorso ad un compagno di cella, avrebbe usato dapprima violenza ponendosi davanti al cancello d’ingresso della sezione per non fare entrare nessuno e poi avrebbe minacciato gli agenti, affermando che avrebbe ingerito lamette se quest’ultimi non avessero risolto le sue problematiche. Circostanza che aveva ritardato di una decina di minuti l’intervento dei sanitari. Tuttavia il castello delle accuse non ha trovato riscontro nel corso del processo. Per cui quel pomeriggio tutt’altro che tranquillo, che aveva seminato il panico nel penitenziario peligno, è passato ormai nel dimenticatoio. Il 38 resta in cella per altri reati ma per la vicenda in questione incassa l’assoluzione.

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