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SULMONA – Sei mesi e venti giorni di reclusione più il pagamento delle spese processuali. È questa la pena patteggiata da un detenuto del carcere di massima sicurezza di Sulmona, comparso ieri davanti al giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio, per le minacce ad un agente penitenziario. I fatti risalgono al 12 febbraio 2022. Sostanzialmente il recluso si sarebbe barricato in una cella appartenente ad un altro detenuto, approfittando delle operazioni di pulizia in atto. Lì avrebbe minacciato il poliziotto penitenziario operante di tagliarsi con una lametta. Voleva cambiare “alloggio” e spostarsi in una cella singola. Per questo seminò il panico nel reparto blu. Per tale episodio resterà dietro le sbarre per sei mesi in più. Una vicenda che conferma la difficoltà di gestione di una struttura penitenziaria tra le più attenzionate

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