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SULMONA – Ci sono anche quattro persone residenti in Valle Peligna tra gli undici condannati dal Tribunale di Chieti per la truffa ai danni delle finanziarie. Si tratta di G.A. condannato a due anni e mezzo di reclusione, B.S. un anno e due mesi, E.D.S. un mese e quindici giorni, N.V. un mese e quindici giorni. Per un totale di tre anni e dieci mesi di pena. Per G.A. ed S.M. è caduta l’accusa più grave dell’associazione a delinquere. Per questa ipotesi di reato entrambi, assieme ad altri tre, sono stati assolti perchè il fatto non sussiste. La truffa avrebbe fruttato poco più di 420mila euro. Secondo quanto ricostruito durante le indagini ad agire erano “finti” dipendenti di aziende che ormai non operavano più, i quali utilizzando documenti falsi, come le buste paga o i Cud, riuscivano a ottenere dalla finanziaria i prestiti mediante la cessione del quinto dello stipendio. Ma i beneficiari, dopo aver restituito le prime rate, non versavano più niente. Gli imputati peligni sono stati difesi dagli avvocati Alessandro Scelli, Alberto Paolini, Vittorio Masci e Davide Cimarelli.

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