SULMONA – La Procura della Repubblica di Sulmona ha chiuso le indagini preliminari per la dipendente comunale del comune di Rivisondoli, indagata per l’ipotesi di reato di favoreggiamento, legata all’inchiesta principale della tentata estorsione. Con la chiusura delle indagini si conferma l’impianto probatorio a carico dell’indagata che nel frattempo è stata interrogata ed ha presentato la memorie difensive per il tramite del suo avvocato, Pietro Savastano. Si resta in attesa delle richieste della Procura al Gip o al Gup. L’indagine era stata avviata poiché la donna nel corso delle indagini preliminari, sentita come persona informata dei fatti, avrebbe omesso o “dimenticato” di riferire agli inquirenti una conversazione che aveva avuto sulla messaggistica di whatsapp con il vice sindaco. Circostanza che è emersa in fase di interrogatorio di garanzia di quest’ultimo che aveva prodotto gli screenshot della chat davanti al Gip. Nel testo del messaggio si chiedeva alla dipendente a quanto ammontavano le somme da recuperare per il giudizio sulla demolizione di una scala, elemento fondante del procedimento principale. Secondo l’accusa la condotta della donna, configurerebbe un favoreggiamento ai fini dell’elusione delle indagini. Intanto il prossimo 7 dicembre i tre imputati (sindaco, vice e legale dell’ente) si presenteranno davanti al giudice per le udienze preliminari per la discussione del rito abbreviato. I tre sono accusati di aver chiesto la somma di circa 20 mila euro a quattro soggetti partenopei, uno dei quali condannato nei tre gradi di giudizio penali per aver costruito la scala di accesso alla propria abitazione direttamente sulla pubblica strada comunale, senza alcun titolo di proprietà. A supporto dell’accusa ci sarebbe una registrazione. Gli imputati, sin da subito, avevano spiegato di aver agito esclusivamente per l’interesse dell’ente, fornendo ampia documentazione al riguardo, ribadendo pure che l’incontro finalizzato alla transazione è stato svolto nell’Aula Consiliare del Comune e in presenza di altri amministratori.