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SULMONA – E’ stata testata su un detenuto del carcere di massima sicurezza di Sulmona la nuova risonanza magnetica installata nel presidio ospedaliero dell’Annunziata. Dopo la settimana di sperimentazione, che si è svolta dal 23 al 27 ottobre, i sanitari hanno eseguito la prestazione sanitaria su un recluso del penitenziario peligno. Altri esami a campione sono stati svolti tra gli operatori del reparto di radiologia, chiamato a prendere dimestichezza, con il super macchinario, finalmente pronto all’uso dopo anni di battaglia. “Entrerà in funzione a pieno regime per fine anno o al massimo per gli inizi del 2024”- fanno sapere dall’ospedale, spiegando che si procederà in questa fase solo con alcune prestazioni su utenti selezionati. Il personale sanitario si è formato a scaglioni presso la sede di Avezzano per evitare di togliere risorse umano al reparto già gravato da carenza di personale. Problematica che era stata sollevata dal Tribunale per i diritti del Malato. Nei giorni scorsi nel nosocomio dell’Annunziata è arrivato il pool di tecnici per dare il via alla sperimentazione. La risonanza insomma compie i primi passa e sarà messa a disposizione dell’intera popolazione nel nuovo anno. Era stata allocata in ospedale nel 2018 ma, per via della stanza troppo stretta, si sono resi necessari alcuni lavori partiti solo la scorsa primavera dopo ritardi e diffide. Una lunga gestazione che ha provocato, nel frattempo, disagi e viaggi della speranza.

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