SULMONA – Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, ha disposto una perizia psichiatrica per il 31 enne di Pacentro, S.M., imputato di omicidio preteritenzionale per la morte del macchinista di Trenitalia, Filippo Recchione. I fatti risalgono all’8 febbraio 2019 quando il giovane secondo l’ accusa, in possesso delle chiavi d’appartamento del padre della sua ex, s’introdusse all’interno dell’abitazione di quest’ultimo e, dopo una breve discussione, lo avrebbe scaraventato a terra, cagionandogli un trauma cranico. La vittima fu rinvenuta esanime in casa e poi trasferita in ospedale. Circa due mesi di agonia, fino al 4 aprile 2019, quando Recchione morì in terapia intensiva per uno shock emorragico compatibile con le botte ricevute, stando alla relazione dell’anatomopatologo, Luigi Miccolis. Dalle indagini svolte dalla Squadra Anticrimine del Commissariato Ps di Sulmona, coordinata all’epoca dei fatti dal Sostituto Commissario, Daniele L’Erario, è venuto fuori che quella sera il 31 enne si sarebbe recato a casa del padre della fidanzata per chiarire e riappropriarsi della libertà di una storia d’amore che il ferroviere avrebbe sempre osteggiato. La reazione della vittima sarebbe stata quella di spingere il ragazzo sull’uscio della porta di casa. Circostanza che, sempre secondo l’accusa, scatenò la violenta discussione culminate con l’aggressione. Le fratture in viso rimediate da Recchione sono risultate compatibili con lo shock emorragico che ha cagionato il decesso dopo due mesi di coma. Da qui la richiesta di rinvio a giudizio della Procura. Il giudice ha disposto ora una perizia per il 31 enne che da alcuni mesi è stato preso in carico in una struttura. Per l’avvocato difensore, Serafino Speranza, va accertata la capacità di intendere e volere dell’imputato al momento del fatto ma anche la capacità di stare in giudizio. Inoltre non vi sarebbe evidenza del nesso tra le lesioni e il decesso e anche le circostanze dell’aggressione sarebbero da chiarire in assenza di testimoni.