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I consiglieri di “Il passo possibile’ in un comunicato scrivono:

“Perdiamo, nel silenzio generale, la possibilità di ospitare i Mondiali di Pattinaggio del 2024, uno sport che, sia per tradizione che per cultura sportiva, da sempre era ad appannaggio dell’Aquila.

Una vetrina importante per la città, un volano di promozione turistica e un ritorno economico e sociale non indifferenti, con 12 discipline 250 atleti e circa 6500 sportivi provenienti da tutto il mondo.

Ancor più illogica del motivo della bocciatura, ovvero la mancata realizzazione della copertura della pista di pattinaggio a S.Barbara, per la quale approvammo all’unanimità in Consiglio comunale una cospicua variazione al bilancio di previsione proprio per consentire un’immediato utilizzo e, quindi, rimanere nei tempi realizzativi previsti per l’opera, appare il mancato recupero, dopo dieci anni dall’inizio dei lavori post-sismici, del pattinodromo coperto nel Palazzetto di Viale Ovidio, l’alternativa naturale per la disputa di importanti eventi internazionale, ove necessario.

Ed invece, nell’autoproclamata città dello sport, capita che nessuna delle due opzioni sia oggi percorribile, e così il Comitato organizzatore sposta tutto altrove: a poche centinaia di chilometri, a Montesilvano, in una città che ha saputo costruirsi, esempio virtuoso, un nuovo pattinodromo per competizioni internazionali senza barriere architettoniche, grazie al finanziamento di ben 2,5 milioni di euro ottenuti aderendo al bando nazionale ‘Sport e periferia’.  E l’Aquila, la città capoluogo, rimane a guardare!

Si tratta di quell’inadeguatezza, già denunciata a più riprese dal Passo Possibile, sul modo di individuare e gestire i fondi del PNRR da parte dell’Amministrazione cittadina e persino di realizzare con quelli già in dote.

Visto l’approssimarsi del 2026, data ultima che gli Stati membri devono rispettare per l’attuazione delle riforme e degli investimenti previsti dal Pnrr, nell’ambito del “NextGenerationEU”, che si parli di strutture sportive, ricostruzione pubblica o grandi opere, il rischio della mancata realizzazione in città di quanto facilmente promesso per soli scopi propagandistici e di facile consenso è sempre più probabile. 

E a fronte dell’irrealizzato nei tempi, la città subisce un altro scippo, con l’assordante silenzio del centro destra che, tutti presi dalla campagna elettorale e in uno stallo istituzionale in cui l’unica prova di forza sembra quella di risolvere a favore proprio la controversia su chi debba accaparrarsi un posto in Giunta, dovrebbe invece difendere quanto già nostro e sostenere qualsiasi iniziativa di sviluppo del territorio presente e futura.

Ma significherebbe davvero chiedere troppo, di questi tempi”, concludono

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