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Le barriere architettoniche gli impediscono di accedere a casa in piena autonomia e un cittadino di Frattura da cinque anni attende una soluzione al caso. Il caso è quello di Claudio Di Nardo, residente a Sulmona ma originario della frazione di Scanno. “Ho segnalato la mia difficoltà all’amministrazione comunale di Scanno, fin dal 2018. Eppure, trascorsi cinque anni e tante promesse, non c’è ancora soluzione” ricorda con amarezza Di Nardo che perciò ha deciso di rivolgersi al Prefetto dell’Aquila. Costretto a muoversi su una sedia a rotelle, Di Nardo ha una casa a Frattura, nella quale trascorre diversi periodi dell’anno. Ma per arrivare a casa deve superare due ripide scalinate. “Riesco a salire e scendere le due scalinate soltanto con l’aiuto di volontari, che mi sollevano con tutta la sedia a rotelle – sottolinea Di Nardo – per il resto dei giorni di permanenza a Frattura sono però costretto a non uscire, perchè altrimenti avrei ogni momento bisogno di aiuto. Vivo insomma una condizione disumana e vergognosa, a causa di barriere architettoniche. Basterebbe costruire un apposito scivolo per risolvere il problema”. Il Prefetto ha dato pronta risposta alla segnalazione del disabile, invitando il sindaco di Scanno, Giovanni Mastrogiovanni, a porre in essere “ogni utile iniziativa per risolvere la problematica segnalata”. “Questo sollecito del prefetto risale al settembre scorso, sono trascorsi già due mesi ma l’attesa soluzione non c’è ancora. Devo ancora pazientare nell’attesa, confidando però che questa volta il sindaco e gli amministratori non restino sordi al mio appello. Altrimenti sarò pronto ad ulteriori iniziative, per porre rimedio ad una situazione vergognosa e inaccettabile” conclude Di Nardo.

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