SULMONA – Non una banale rissa tra giovanissimi ma un vero e proprio far west a colpi di bottigliate e con tanto di minaccia a mano armata. È preoccupante il quadro che emerge all’indomani della furibonda rissa in centro storico che ha coinvolto un numeroso gruppo di giovani tra cui perfino minori. Sulla vicenda stanno indagando Procura e Polizia che hanno aperto un fascicolo e cercano elementi utili per ricostruire la vicenda ai fini della procedibilità d’ufficio per rissa. Dalle informazioni raccolte si è appreso che il fattore scatenante dell’aggressione sarebbe stata la fila al bagno in un locale del centro. Futili motivi insomma che avrebbero acceso gli animi. Un pugno e un po’ di tensione. La calma torna grazie all’intervento di avventori e personale. Il secondo atto si consuma nei vicoli, le cosiddette terre di nessuno del centro storico. Qui accade di tutto. Pugni, calci, bottiglie di birra lanciate come bersaglio e perfino un coltello tirato fuori per le minacce. Decine di persone divise in due gruppi che, poco prima dell’arrivo della Polizia, si erano già volatilizzate. Nessun referto risulta tracciabile in ospedale anche se almeno uno dei giovani coinvolti avrebbe rimediato ferite ed escoriazioni, causate probabilmente dal lancio delle bottiglie. Il lavoro degli inquirenti è complicato per la ricostruzione dei particolari anche se, almeno per la prima fase, potrebbero essere utili le immagini di videosorveglianza del locale. Non un sabato qualunque né italiano, in spregio alla storica colonna sonora. Il problema sociale delle politiche giovanili è riesploso in una notte