SULMONA – La vicenda di Bagnaturo ha riaperto il libro nero degli incendi ma la protesta arriva da Sulmona, da via Avezzano, dove i residenti colgono l’occasione per tornare a bomba sul tema della sorveglianza e della sicurezza. Tre missive inoltrare nel 2020 non sono servite per posizionare le tanto attese telecamere nel quartiere. Per questo i residenti chiamano il Prefetto dell’Aquila, Giancarlo Di Vincenzo,affinché prenda a cuore la situazione. “Non dobbiamo attendere gli eventi per intervenire serve una cultura di prevenzione e sicurezza. Sono tre anni che siamo in attesa di risposte. Le nostre richieste sono rimaste lettera morta”- tuona Luciano Marinucci tra i fautori della protesta. Il comune aveva annunciato la posa delle telecamere un anno fa. Nulla finora si è mosso