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GUAYAQUIL – L’epicentro del terrore si trova a Guayaquil, il quartiere dove risiede lo chef sulmonese, Panfilo Colonico, da un giorno chiuso e barricato in casa dopo lo proclamazione dello stato di emergenza in Ecuador. Un clima di terrore e una situazione gravissima che Colonico racconta in un’intervista al quotidiano Il Centro. Lo chef, ad onor del vero, era rientrato in Italia per ragioni di lavoro e aveva in programma una visita a Sulmona. Arrivato a Roma è stato chiamato dai suoi collaboratori. “Sono tornato indietro per proteggere il mio locale. Siamo molto preoccupati. È una situazione difficile”- spiega Colonico che a giugno era stato sequestrato e rilasciato e a settembre aveva subito il gesto intimidatorio delle bombe motolov sul locale. Due episodi che lo avevano spinto a spostare il ristorante in alto quartiere. Il clima di “guerra” cambia le carte in tavola

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