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SULMONA – Sospendere l’impianto in via preventiva fino al ripristino della corretta gestione dei rifiuti. A chiederlo sono i residenti della frazione Marane del comune di Sulmona, secondo i quali l’elezione del nuovo amministratore unico del Cogesa, non risolve i problemi. “Le recenti indagini svolte dall’Arta, su commissione del Comune di Sulmona, hanno messo in evidenza le gravi carenze che continuano ad esserci nella gestione dell’impianto.
Sulla base delle segnalazioni di molestie olfattive che i cittadini denunciano quotidianamente, l’Arta ha svolto
con una approfondita indagine sull’origine dei cattivi odori che affliggono la popolazione residente anche se
ancora mancano più puntuali analisi chimiche di tali emissioni che vengono respirate dai cittadini di ogni età in
un territorio dove è percepito un incremento delle malattie cancerogene.
Tali molestie olfattive sono imputabili alla cattiva gestione della discarica, in particolare di quella già esaurita
che avrebbe dovuta essere coperta e che invece provoca fughe di biogas, e addirittura fuoriuscita di percolato
che emerge in laghetti nauseabondi”- sottolinea il comitato di residenti ricordando che “a questi si aggiungono i problemi non risolti del mancato confinamento del Tmb, l’esposizione all’azione eolica dei rifiuti inutilmente trattati come sovvallo che vengono accumulati all’aria aperta in attesa di essere sversati nella discarica. Inoltre non sono ancora riattivati i piezometri per il controllo delle acque del sottosuolo più volte richieste nei verbali Arta”. Da qui la richiesta del comitato di sospensione preventivamente l’impianto e di ripristinare il ristoro ambientale. I cittadini chiedono inoltre un “serrato controllo” a tutti gli enti coinvolti

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