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SULMONA – “Vogliamo giustizia per Maurizio e Rossana”. Così i familiari dei due fidanzati morti nello schianto, a Barrea, nel luglio del 2021, che attendono ancora la chiusura delle indagini preliminari da parte della Procura. In una lettera, che pubblichiamo, arriva l’appello. “Sono passati ormai più di due anni e mezzo da quel terribile incidente in cui hanno perso la vita Maurizio Tortola e Rossana Di Noia, ma i congiunti dei due fidanzati di Isernia, di soli – rispettivamente – trentadue e trent’annistanno ancora aspettando non solo giustizia ma anche la verità sui tragici fatti occorsi quella maledetta sera del 4 luglio 2021 lungo la Statale 83 Marsicana e, unitamente a Studio3A che li assiste, lanciano un accorato appello alla Procura di Sulmona affinché proceda finalmente alla chiusura delle indagini preliminari e all’auspicata richiesta di rinvio a giudizio per l’automobilista indagato per omicidio stradale. Com’è tristemente noto e già detto, il sinistro è accaduto verso le 16 di domenica 4 luglio 2021, sulla SS Marsicana, nel territorio comunale di Barrea, in provincia dell’Aquila. I due giovani si stavano recando per una gita al lago di Villetta Barrea quando la moto Ducati condotta da Tortola, e in cui Di Noia era trasportata, si è scontrata frontalmente con una Audi A4 guidata da A. D. R, oggi 48 anni, di Campobasso, che sopraggiungeva dalla direzione opposta. Con conseguenze fatali:in seguito ai gravissimi politraumi riportati nell’impatto con il veicolo e poi con la rovinosa caduta sull’asfalto, i due fidanzati sono deceduti; un dramma che,oltre ovviamente ai congiunti delle vittime, ha profondamente scosso non solo la comunità di Isernia, dove la coppia era molto conosciuta e ben voluta, ma anche quella pugliese di Minervino Murge, in provincia di Barletta-Andria-Trani, di cui Rossana era originaria e dove abitano tuttora i suoi genitori. La Procura di Sulmona, competente per territorio, ha da prassi aperto un procedimento penale inizialmente attraverso il Pubblico Ministero dott. Stefano Iafolla, che ha iscritto nel registro degli indagati il conducente della vettura per l’ipotesi di reato di omicidio stradale e ha disposto l’autopsia sulle salme dei due giovani, incaricando l’anatomopatologo dott. Ildo Polidoro: alle operazioni peritali ha partecipato, come consulente medico legale per le parti offese anche il dott. Aldo Di Fazio messo a disposizione da Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, a cui si sono affidati, per essere assistiti e ottenere giustizia, attraverso l’Area manager per la Puglia Sabino De Benedictis, i familiari di entrambi i giovani, unitamente all’avvocato Marco Bevilacqua del Foro di Isernia. Ma da allora, nonostante le innumerevoli richieste di accesso agli atti e di conoscere lo stato dell’arte del procedimento, l’unico riscontro ottenuto riguarda i risultati della perizia medico legale, che non hanno fatto che confermare come la morte dei due fidanzati sia stata dovuta esclusivamente alle lesioni causate dall’incidente e come siano risultati entrambi totalmente negativi ad alcol e droghe. Si sa anche che in data 26 agosto 2022 il Sostituto Procuratore che avrebbe successivamente acquisito il fascicolo, il dott. Edoardo Mariotti, dopo che era già stata chiesta e ottenuta una proroga di sei mesi per concludere le indagini preliminari, alla scadenza dei termini ne ha domandata un’altra in attesa del deposito della consulenza tecnica cinematica disposta autonomamente dalla Procura perstabilire concertezza dinamica, cause e tutte le responsabilità del sinistro. Da allora più nulla. Entrambe le famiglie Tortola e Di Noia si aspettano una risposta in sede penale per rendere un po’ di giustizia ai loro cari, di qui, attraverso Studio3A che li supporta, il loro appello alla Procura di Sulmona, pur nella consapevolezza dei suoi notevoli carichi di lavoro in rapporto all’organico, di fare l’impossibile perché si possa finalmente arrivare all’udienza preliminare del processo.

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