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MOLINA ATERNO. La procura mette in cassaforte le perizie. Si è concluso ieri l’incidente probatorio sul crollo del ponte di Molina Aterno, che risale al 18 gennaio 2023. Nel giro di un anno, da marzo 2023 fino a febbraio 2024, sono state svolte consulenze ingegneristiche e geologiche sul ponte, sull’alveo e sugli argini, per accertare eventuali irregolarità o responsabilità. Gli atti sono tornati sulla scrivania del pm che dovrà decidere ora se richiedere l’archiviazione o il rinvio a giudizio per i quattro indagati dell’inchiesta: due tecnici del genio civile e due della provincia dell’Aquila. Le ipotesi di reato, contestate a vario titolo, sono quelle di aver omesso interventi di manutenzione dell’alveo del fiume e del mantenimento della funzionalità idraulica necessari a evitare che il trasporto di detriti inducesse modifiche delle caratteristiche idrauliche del corso d’acqua, tali da determinare un aumento del rischio di esondazione. Ai quattro si contesta anche l’omissione degli interventi di manutenzione. (a.d’.a.)

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