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SULMONA – Non va avanti il passaggio di consegne tra provincia dell’Aquila e provveditorato alle opere pubbliche per i lavori di adeguamento sismico da svolgere sull’edificio scolastico del De Nino-Morandi di Sulmona, i due istituti tecnici che hanno trovato casa prima a Pratola Peligna e poi a Sulmona per la chiusura della sede storica che risale all’ottobre del 2014. Per questo Franco D’Amico, portavoce del comitato civico, ha scritto una lettera al ministero della pubblica istruzione e ha chiesto un nuovo incontro al prefetto dell’Aquila, Giancarlo Di Vincenzo. “Trascorso un mese esatto dall’ultimo tavolo istituzionale, avendo avuto accesso al verbale di tale seduta, si prende atto che non si ravvisa nessuno stato di avanzamento delle procedure richieste, nonostante le continue interlocuzioni telefoniche con gli uffici provinciali. Al momento non risulta inoltrata l’istanza di dissequestro, che non può più essere subordinata ai lavori da svolgere nel plesso scolastico, dal momento che è stato chiuso il filone penale dell’inchiesta. Inoltre resta il problema dell’autorizzazione sismica da reperire per la progettazione. Tale scenario rende pressoché impossibile la pubblicazione della gara per la primavera alle porte, come si era convenuto tra le parti”- sottolinea D’Amico nella lettera che è finita sulla scrivania di comune, provincia, provveditorato e dirigenza scolastica. Nello specifico il comitato denuncia che “con l’entrata in vigore del nuovo codice degli appalti, il provveditorato alle opere pubbliche non potrà più effettuare alcun inserimento automatico dei dati nel sistema, a meno di autorizzazioni da parte delle istituzioni. L’inserimento doveva avvenire a cura dei proprietari dell’immobile (provincia) e non della stazione appaltante”. In altre parole le procedure per la pubblicazione della gara d’appalto da 5 milioni di euro non vanno avanti. Per questo D’Amico ha informato il ministero e ha chiamato nuovamente in causa prefetto e presidente della provincia, Angelo Caruso, tenendo conto che per la sede alternativa di viale Mazzini, dove si trovano gli studenti, “la convenzione siglata tra comune e provincia non può essere rinnovata ad oltranza visti i costi da sostenere”. Il progetto esecutivo redatto dalla Promedia s.r.l., attende che il secondo lotto venga realizzato secondo le più moderne tecnologie e materiali disponibili, prevedendo la demolizione e nuova posa in opera di muri perimetrali, pavimentazioni, infissi e impianti, per una struttura sicura e all’avanguardia.

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