Spero si possa ricominciare a denunciare e a contrastare le assurdità che accadono nel nostro territorio senza essere tacciati di fare campagna elettorale. Questa è la premessa perché purtroppo alcuni problemi, come quello del declassamento dell’Ufficio delle Dogane dell’Aquila, c’erano sotto campagna elettorale e rimangono oggi. L’Aquila è l’unico capoluogo di regione a non vedersi riconosciuto neanche un UADM (Ufficio Accise, Dogane e Monopoli) e a ottenere solo e soltanto un ufficio Direzionale Antifrode rispetto a tutti gli altri capoluoghi di regione che si vedono invece riconosciuti due Uffici di livello Dirigenziale.
Si può dire che si sono rivelate fuffa le rassicurazioni di esponenti politici di cdx avvenute nei mesi scorsi? Hanno ottenuto solo di tardare la trasmissione della nota della Direzione Centrale che mette nero su bianco l’ipotesi di declassamento e che è arrivata proprio l’11 marzo, un giorno dopo le elezioni. Un caso?
La nota è il passaggio propedeutico all’approvazione definitiva: il capoluogo avrà un’ulteriore perdita di peso politico oltre che di servizio a favore di Pescara e tutto il territorio sarà defraudato, dopo la sede di Confindustria, di un altro importante settore; inoltre i dipendenti vedranno ridursi competenze e crescita professionale e per gli aquilani sarà più difficile l’interazione con l’agenzia della Dogane.
La politica adesso deve dimostrare senso istituzionale e compattezza di intenti e fare fronte comune per bloccare il processo di declassamento. Per questo verrà chiesta da subito al presidente Santangelo una presa di posizione di tutto il consiglio comunale e una conferenza dei capigruppo urgente in cui dare ascolto e voce alla vertenza dell’Agenzia delle Dogane con l’audizione dei sindacati.