SULMONA – Aumentano le richieste di aiuto dei padri separati. Per loro oggi altro che festa. Con l’elevata percentuale di famiglie divise, la rievocazione ha un valore compensativo e per questo moltissimi papà separati non vogliono sentirne parlare. Dal 2015 ad oggi sono 36 i padri separati dai figli che si sono rivolti all’associazione, guidata dall’avvocato, Andrea Marino, per chiedere un supporto sul piano legale. Padri separati non solo dal coniuge ma anche dalla prole. Un fenomeno diffuso, presente anche sul territorio peligno, che da dieci anni è il baricentro della battaglia. Nel 2023 sono stati sei i padri separati a chiedere assistenza legale. “Oggi incontrerò proprio due di loro. Sono figure che spesso non vengono percepite e prese in considerazione ma noi ci stiamo battendo da anni non solo per loro ma anche per i figli”- interviene Marino. Lo scorso anno, su iniziativa di Palmerino Pingue, i padri separati scesero in piazza per chiedere il posizionamento di una panchina blu e il registro della bigenitorialità. “Percorsi avviati ma che poi non hanno avuto seguito. Su questo bisogna insistere”- conclude Marino