banner
banner
banner
banner
banner
banner
banner
banner
banner
banner

SULMONA. Esclusi per motivi di convenienza. Così i consiglieri comunali di minoranza Caterina Di Rienzo, Maurizio Proietti, Teresa Nannarone, Franco Di Rocco, Antonietta La Porta e Luigi Santilli, annunciano in una nota di disertare la conferenza dei servizi di questo pomeriggio, convocata per la realizzazione della caserma dei vigili del fuoco. Di seguito la nota: “Non ci meravigliamo che il Presidente del Consiglio non abbia provato imbarazzo nel mostrarsi ancora una volta distante da un ruolo “super partes”, accorrendo al richiamo e ai desiderata del capogruppo del suo partito firmatario della proposta “cittadella della sicurezza “.
La conferenza dei capigruppo, convocata per oggi, avente ad oggetto l’audizione del Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco e del Direttore dell’Agenzia del Demanio territoriale Abruzzo e Molise proprio sulla “cittadella della sicurezza” esclude, forse per motivi di convenienza, metà dei consiglieri, segnando così una brutta pagina antidemocratica per la Città.
Per quanto ci riguarda, ben avremmo avuto il piacere di conoscere ed ascoltare tutti insieme gli esterni invitati dal Presidente del Consiglio, avremmo voluto avere una interlocuzione ed un confronto aperto sulle varie ipotesi inerenti la nuova sede ospitante VdF e non focalizzare l’attenzione “solo” su una proposta per di più presentata da due soli consiglieri comunali di maggioranza senza peraltro, considerata l’importanza dell’argomento, un minimo di condivisione con i consiglieri comunali di minoranza. Purtroppo questo è il modus operandi di un Presidente del Consiglio del Comune di Sulmona. In questi termini non avrebbe alcun fondamento in termini formali e sostanziali aver convocato una Capigruppo per discutere su una proposta di delibera volutamente condotta in modo unilaterale precludendo preliminarmente la partecipazione e la condivisione con i consiglieri comunali di minoranza.
Nel merito, difronte a questo obbrobrio istituzionale nel modo in cui è stata gestita l’intera vicenda, vorremmo conoscere il pensiero della Giunta e soprattutto del Primo cittadino. Purtroppo a metà mandato il Presidente non ha ancora compreso il suo ruolo né ci illudiamo lo comprenda, con buona pace dell’assenza di imparzialità ma anche di buon senso politico e di rispetto istituzionale.
Chiedendo il rinvio e l’allargamento a tutti, gli era stato fornito anche un modo per ravvedersi sulla “gaffe”, ma evidentemente ha dovuto confermare il suo ruolo di subalterno ai voleri dei firmatari di una proposta (Di Benedetto e Febo) su cui sicuramente troveremo il modo di esprimere la nostra posizione appena se ne presenterà l’occasione”

Lascia un commento