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PRATOLA PELIGNA – I dem di Pratola Peligna non sono ancora usciti allo scoperto sul nome del candidato sindaco che correrà nelle prossime elezioni amministrative di primavera. Per il momento annunciano il “progetto politico alternativo” nel segno della continuità e con l’apertura alle forze civiche. A spiegare le ragioni del Pd è il sindaco Antonio De Crescentiis. “Le attuali forze di maggioranza nel comune di Pratola Peligna, il partito democratico locale, i giovani democratici e le componenti civiche fino ad ora impegnate ad amministrare la cittadina, hanno iniziato un percorso elettorale per la costruzione di un progetto alternativo agli schieramenti ed alle candidature che si stanno profilando in vista delle prossime elezioni comunali”- spiega il sindaco che aggiunge: “abbiamo intrapreso questo percorso forti dei risultati concreti raggiunti per la nostra comunità, ma allo stesso tempo consapevoli dell’importanza di allargare la nostra squadra valorizzando le nuove idee e le nuove energie di quella parte della nostra comunità che vuole impegnarsi per raggiungere altri risultati e nuovi obiettivi comuni”. De Crescentiis conclude spiegando che “tutti i suggerimenti, gli spunti progettuali, le iniziative che mettano al centro il bene di Pratola, saranno accolti e troveranno il giusto riconoscimento nel nostro progetto, che mira ad unire, a fortificare i legami, i rapporti di una comunità che, solo se coesa, sarà in grado di rafforzarsi ancora di più ed essere pronta a raggiungere nuovi traguardi, nuove sfide, per garantire lavoro e servizi adeguati, e una qualità della vita che renda Pratola sempre più attrattiva e centrale nell’economia della Valle Peligna”. “Il Partito Democratico – aggiungono i vertici del circolo locale – unito alle forze civiche, ha deciso di affrontare questa sfida nel segno della continuità dei valori che hanno contraddistinto gli ultimi dieci anni di amministrazione e di un necessario rinnovamento e rinvigorimento del progetto, aprendosi verso chiunque intenderà condividerlo e sostenerlo”.

Andrea D’Aurelio

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