banner
banner

SULMONA. Momenti di tensione l’altro giorno nel pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona dove si è reso necessario l’intervento di una pattuglia dei carabinieri. A chiamare le forze dell’ordine è stata la madre di un minore che era stato portato in ospedale con una profonda ferita al braccio. Arrivati in ospedale, è nata una discussione con il medico di turno, sul trattamento delle ferite. I carabinieri sono intervenuti per controllare la situazione e il bimbo è stato preso in carico nel turno di lavoro successivo. La situazione, nell’ultimo periodo, è diventata sempre più esplosiva. Un solo medico per turno che deve tenere a bada, in alcuni casi, anche venti o trenta pazienti,come accaduto alcuni giorni fa. Un problema che si aggrava nei periodi di maggiore afflusso turistico. La Asl non ha reclutato nuovo personale ma ha “ripescato” i medici dalla lista di quelli collocati a riposo. Ne consegue che i tempi di diagnosi sono diversi e le ore di attesa si allungano per l’utenza che, spesso e volentieri, salta il filtro della medicina territoriale. Meglio non va negli altri reparti, considerando i tempi lunghi anche per le consulenze di pronto soccorso.

Lascia un commento